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13,00

Cara Capuccetto,

ti scrivo questa lettera perchè mi è giunta voce tu abbia nuovamente indossato il costume del lupo per spaventare la Nonna.
Nonna è una signora di una certa età, lo sai, le sue giornate sono fatte di piccoli gesti che si ripetono uguali più o meno da quando era grande come te. Tutti intorno le hanno detto che strada seguire. E’ spaventata da quello che non conosce e dal lupo è sempre stata lontana…trovarselo in giardino non le piacerà. Comunque..ne approfitto per ricordarti di Non Perdere La Strada, ma se ti dovesse succedere strigi forte il cestino, tira fuori la mappa e cercane una nuova :la tua!

Un bacio,
Lupo.

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13,00

Sabato mattina di inizio giugno, fortunatamente sole, aria leggera, Berlin.
Arrivo dal vento chiuso dell’U8 e dal suo popolo. Questa linea metro è un bel concentrato di differenti umanità. Vado dritta verso Moritzplatz, sono a pochi passi dal mio paradiso.
Ho portato con me una borsa vuota, a breve non lo sarà più. Accelero il passo, prendo la rincorsa per riuscire a spingere quella porta, così forte di ferro e vetro. Entro.

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13,00

Sono sette ma hanno un nome solo: I Sette Nani.

Fanno tutto insieme: di mattina lavorano in miniera, il pomeriggio tornano a casa con gli animali della foresta. Tra di loro si riconoscono con nomi che sono quasi aggettivi: Dotto, Pisolo, Brontolo… Sono una famiglia? Certo che lo sono, ma sono anche sette persone diverse.

Gongolo, ad esempio, all’ora del tramonto cammina nella foresta. Lo fa perchè gli piace sentirsi tutt’uno con le lunghe file di alberi, e gli piace stare solo per il tempo di una passeggiata. Si gode il silenzio e a volte si chiede se anche gli altri nani si ritaglino degli spazi simili. Spazi per sé. Gongolo siede ai piedi del suo albero preferito, fa un lungo respiro, si prende un momento prima di tornare verso la casetta nel bosco, intanto attorno a lui le lucciole si accendono una ad una.

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13,00

Nella primavera del 1947 Ben Pon, l’importatore olandese della Volkswagen, in visita agli stabilimenti di Wolfsburg, vide un curioso carrello allestito, sulla base del Maggiolino, per trasportare i materiali pesanti da un reparto all’altro della fabbrica.
Questa “visione” gli fece balenare l’idea di proporre alla casa la produzione di un veicolo commerciale. Poco tempo dopo abbozzò, su un block notes uno schizzo.
Il successo fu subito enorme, grazie alle doti di robustezza, semplicità e versatilità del Transporter T1.
Il veicolo divenne un mito generazionale quando la versione Samba (bicolore con tetto apribile e vetri ovali sul tetto), lanciata agli inizi degli anni ’60, divenne sul finire del decennio il mezzo di trasporto ideale di Hippie e figli dei fiori, tanto in Europa quanto nella West Coast Californiana.

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18,00

Nella primavera del 1947 Ben Pon, l’importatore olandese della Volkswagen, in visita agli stabilimenti di Wolfsburg, vide un curioso carrello allestito, sulla base del Maggiolino, per trasportare i materiali pesanti da un reparto all’altro della fabbrica.
Questa “visione” gli fece balenare l’idea di proporre alla casa la produzione di un veicolo commerciale. Poco tempo dopo abbozzò, su un block notes uno schizzo.
Il successo fu subito enorme, grazie alle doti di robustezza, semplicità e versatilità del Transporter T1.
Il veicolo divenne un mito generazionale quando la versione Samba (bicolore con tetto apribile e vetri ovali sul tetto), lanciata agli inizi degli anni ’60, divenne sul finire del decennio il mezzo di trasporto ideale di Hippie e figli dei fiori, tanto in Europa quanto nella West Coast Californiana.

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79,00

Sono sette ma hanno un nome solo: I Sette Nani.

Fanno tutto insieme: di mattina lavorano in miniera, il pomeriggio tornano a casa con gli animali della foresta. Tra di loro si riconoscono con nomi che sono quasi aggettivi: Dotto, Pisolo, Brontolo… Sono una famiglia? Certo che lo sono, ma sono anche sette persone diverse.

Gongolo, ad esempio, all’ora del tramonto cammina nella foresta. Lo fa perchè gli piace sentirsi tutt’uno con le lunghe file di alberi, e gli piace stare solo per il tempo di una passeggiata. Si gode il silenzio e a volte si chiede se anche gli altri nani si ritaglino degli spazi simili. Spazi per sé. Gongolo siede ai piedi del suo albero preferito, fa un lungo respiro, si prende un momento prima di tornare verso la casetta nel bosco, intanto attorno a lui le lucciole si accendono una ad una.

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75,00

Sono sette ma hanno un nome solo: I Sette Nani.

Fanno tutto insieme: di mattina lavorano in miniera, il pomeriggio tornano a casa con gli animali della foresta. Tra di loro si riconoscono con nomi che sono quasi aggettivi: Dotto, Pisolo, Brontolo… Sono una famiglia? Certo che lo sono, ma sono anche sette persone diverse.

Gongolo, ad esempio, all’ora del tramonto cammina nella foresta. Lo fa perchè gli piace sentirsi tutt’uno con le lunghe file di alberi, e gli piace stare solo per il tempo di una passeggiata. Si gode il silenzio e a volte si chiede se anche gli altri nani si ritaglino degli spazi simili. Spazi per sé. Gongolo siede ai piedi del suo albero preferito, fa un lungo respiro, si prende un momento prima di tornare verso la casetta nel bosco, intanto attorno a lui le lucciole si accendono una ad una.

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29,00

Che giorno é oggi? Nessuno lo sa. E’ un giovedì? Un sabato? Che numero? La settimana almeno? E’ luglio o agosto? E’ quasi agosto: non serve sapere di pìù. Voi quattro sapete solo che all’ora di tornare a casa per fortuna manca un sacco di tempo, che il menù dei panini dello stabilimento è identico ogni anno, che le ore sono lentissime e la sabbia scotta. Siete ancora zuppi di sale e correte verso il biliardino con le manopole di plastica cotte dal sole. E’ ora di una partita, poi un altro bagno, poi un’altra partita ancora e poi, domani, lo stesso, così fino a settembre, che è come dire: così per sempre.

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18,00

Sono sette ma hanno un nome solo: I Sette Nani.

Fanno tutto insieme: di mattina lavorano in miniera, il pomeriggio tornano a casa con gli animali della foresta. Tra di loro si riconoscono con nomi che sono quasi aggettivi: Dotto, Pisolo, Brontolo… Sono una famiglia? Certo che lo sono, ma sono anche sette persone diverse.

Gongolo, ad esempio, all’ora del tramonto cammina nella foresta. Lo fa perchè gli piace sentirsi tutt’uno con le lunghe file di alberi, e gli piace stare solo per il tempo di una passeggiata. Si gode il silenzio e a volte si chiede se anche gli altri nani si ritaglino degli spazi simili. Spazi per sé. Gongolo siede ai piedi del suo albero preferito, fa un lungo respiro, si prende un momento prima di tornare verso la casetta nel bosco, intanto attorno a lui le lucciole si accendono una ad una.

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18,00

Fatto da mani italiane a Berlino.
Ecological Redesigned Accessoriers.
PVC dipinto a mano, con soggetto stampato in digitale.

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